Lucia Gutierrez
Lucia Gutierrez, nata a Buenos Aires (Argentina), consegue il titolo di professoressa di scultura e ceramica nella Scuola Nazionale di Belle Arti di Buenos Aires.
Nel 1973 si trasferisce in Italia e lavora ad Albisola e Milano; espone in ambito nazionale ed internazionale, a Buenos Aires, Rio de Janeiro (Museo di Arte Moderna), in Belgio, Cecoslovacchia, Messico, e quindi a Vallauris (Francia).
Medaglia d'argento per l'Esposizione Internazionale della Ceramica di Praga; il Museo della Ceramica di Ginevra la invita ad inviare due opere.
Partecipa al Concorso internazionale della Ceramica Faenza nel 1971, 1974, 1975, 1976, 1978, 1983; è invitata ai concorsi di Caltagirone, Gualdo Tadino e Vallauris. Realizza mostre personali a Milano e Buenos Aires.
Premiata all'Esposizione Nazionale di Scultura di Buenos Aires.
Menzione d'onore al Concorso Internazionale "Arredo Urbano Oggi" Comune di Faenza, 1984.
Dal 1983 al 1989 risiede all'estero; nel 1989 ritorna in Italia e si stabilisce ad Albisola dove lavora.
Manuz (Andrea Mannuzza), nasce a Savona il 4 gennaio del 1982; frequenta la bottega del padre fin da ragazzino e nel 2003, dopo aver frequentato il liceo artistico A. Martini di Savona e un'esperienza lavorativa nel campo dell'elettronica, inizia l’attività del ceramista a pieno ritmo.
Già dal 2003 partecipa a collettive d’arte ceramica, nel 2005 viene premiato con il 2° premio nella “Rassegna Nazionale U. Piombino”, con un opera presepiale.
Nel 2008 partecipa al “Festival Internazionale della Maiolica” con 2 opere una delle quali viene segnalata dalla commissione e nell’anno seguente (2009 - 3^ edizione) presenta altre due opere e questa volta riceve la menzione per una di queste.
Nel 2010 realizza un opera per il Museo dei Lumi situato nella Sinagoga di Casale Monferrato (AL).
Alcune collettive più importanti a cui ha partecipato sono: Mostra “IMMAGINANDO CONCHIGLIE” Nobile Contrada del nicchio SIENA, 50^ mostra ceramica di Castellamonte (TO), Mostra “Cavalieri d’Oriente” Castellamonte (TO).

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Andrea Mannuzza (Manuz)
Marcello Mannuzza
Marcello Mannuzza nasce a Stella S. Giovanni nel 1950; inizia il percorso espositivo nel 1973 con una mostra collettiva a Castellamonte. Nel 1974 espone alla fiera di Monaco di Baviera, alla Mostra Internazionale di Gualdo Tadino e un’ altra collettiva a Park Avenue di New York. Nel 1977 una mostra personale alla Galleria “La Prima” di Sestri Ponente.
Nel 1997 a Pontremoli viene insignito con la “Gerla d’Oro” al “Premio Bancarella”. Dal 1979 insegna Ceramica nelle scuole professionali di Genova e nella scuola di ceramica Albisola. Dal 2007 realizza il “premio Luzzati” regione liguria per il vincitore del Festival di Sanremo (festival della canzone Italiana) sezione giovani.
Tre le performance: 2005 a “Pozzo Garitta” con Emanuele Luzzati e nel 2007 e 2008 con l’Artista senese Carlo Pizzichini rispettivamente ad Avigliana e “palazzo Piccolomini” in Pienza. Realizza un’installazione al “Priamar” nella mostra “Priamar d’autore” sempre nel 2008. Nel 2009 al “Festival Internazionale della Maiolica” presenta due opere e riceve la menzione per una di queste.
Nell’agosto 2010 presenta la sua Mostra personale “NOIR” al Circolo degli Artisti - Pozzo Garitta – Albissola Marina. Nel 2010 realizza un opera per il Museo dei Lumi situato nella Sinagoga di Casale Monferrato (AL) e un’altra per il museo “Compendio Garibaldino” nell’isola Caprera.
Mario Occorsio, nato a Luserna San Giovanni (TO) nel 1944. Dallo stesso anno risiede a Torino.
Dopo aver frequentato per alcuni anni gli studi dei pittori torinesi Soffiantino e Calandri, si trasferisce a Savona nel 1970 dove inizia a dipingere. Nel 1972 apre uno studio a San Genesio (Vado Ligure) dove opera per circa cinque anni. Dal 1977 lavora a Valleggia (Quiliano). Negli anni '80 sperimenta ceramica, dapprima in Savona e successivamente in Albissola Marina.
Numerose sono le partecipazioni a mostre e manifestazioni aritistiche, ottenendo sempre apprezzamento e stima.
Mostre principali: Albissola Marina (SV), Albisola Superiore (SV), Bardineto (SV), Bedonia (PR), Busto Arsizio (VA), Castellamonte (TO), Carcare (SV), Como, Dolceacqua (IM), Genova, Savona, San Remo (IM), Torino, Vado Ligure (SV), Valleggia (SV).
Interprete di una vocazione artistica a progressiva acquisizione di nuovi ambiti d'interesse, Mario Occorsio nel percorso che lo ha portato da Torino a Savona ha iniziato col disegno e la pittura per poi impadronirsi anche della scultura e della ceramica.
Ad onta dell'animo gentile lo ha fatto con prepotenza, senza diventare un pittore che fa ceramica, ma restando un pittore e diventando un ceramista a pieno titolo. Si compiace di eliminare i particolari per guidare l'attenzione del riguardante non sulle figure ma sul dramma umano e divino ch'esse rappresentano.

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Mario Occorsio
Paola Occorsio
Paola Occorsio, nasce a Savona il 31/03/1972, vive a Quiliano, dove coltiva le sue propensioni grafico-scultoree e gli interessi artistici.
Amplia le proprie conoscenze, frequentando corsi di ceramica e pittura. E’ socia fondatrice dell’associazione culturale “QuilianoArte”.
La sua peculiarità consiste nello scegliere e lavorare la materia allo stato grezzo, utilizzando argille naturali. Nelle sue opere, il colore della terra gioca con sabbie e inserti di legno, ottenendo un caldo effetto monocromatico.
Presente in varie manifestazioni artistiche con ampi riscontri di meriti artistici; alcune mostre più indicative: Savona, Albissola M. (SV), Busto Arsizio (VA), Quiliano (SV), Valleggia (SV), Castellamonte (TO), Sanremo (IM), Noli (SV), Dolceacqua (IM), Perugia, Vado Ligure (SV), Genova, Bedonia (PR), Celle Ligure (SV), Bari, Hasselt (Belgio).
Tiziana Perano (Pesea) dalla sua terra ha certo ricavato il gusto per impegnarsi nella ceramica. Ma quale balzo ha saputo imporsi, per raggiungere la squisita raffinatezza della sua produzione artistica!
Questa è Persea, che, in ogni creazione, riesce a profondere spiritualità. Non solamente nei temi direttamente religiosi, quali le numerose Madonne ed altri personaggi religiosi, in cui traspira il semplice e ricco sentimento della fede concreta e veramente radicata. Il richiamo dello spirituale si individua ovunque, anche nella fluente gamma di animali immaginari, certo innestati, senza retorica, in un simbolismo caro alle connotazioni religiose orientali.
Ma anche i temi apparentemente più semplici, quelli che la portano a forgiare simboli naturalistici od anche delicata oggettistica domestica d’arredo elegante, lasciano prorompere sempre una raffinatezza elevata, una grazia schietta ed assolutamente scevra dal retorico tradizionale schema di altre simili tematiche.
Anche le cromie, con una abilità inimmaginabile, raggiungono soffuse differenziazioni frutto di una sensibilità tecnica eccellente, ma ancor più di una creatività geniale.
Tiziana Perano (Persea)
Riccardo Rossi (Duccio)
Riccardo Rossi (Duccio), pittore monregalese, ha iniziato molto giovane il percorso artistico, come autodidatta con profondo interesse per disegno, pittura, ceramica, terrecotte e ferro battuto. Paesaggista, allievo del pittore Villanovese G.Somà, con varie tecniche comunica attraverso l’arte le proprie sensazioni, acquisendo personalità artistica autonoma, riuscendo, attraverso i suoi disegni a china, dipinti su vetro, ceramiche, tele, raffiguranti cavalli, guerrieri e galli a far vivere emozioni, quasi sempre inconsce.
Nella attività imprenditoriale diventa stilista, sarto tagliatore, modellista e confezionatore di abiti da cerimonia e da sposa.
Giorgio Barberis scrive: nell’arte di “Duccio” l'iconografia si articola in pose e in azioni lungo spazi possibili e giustificabili dalle strutture formali, in cui viene bloccato il vissuto sia per gli aspetti emozionali che analitici pur nella continuità storica del racconto. Se il paesaggio si rivela per Rossi un grande momento catalizzatore, uno dei temi prediletti è certamente la figura femminile. Egli spazia magistralmente nell'universo donna con l'intensa e rispettosa consapevolezza di chi sa cogliere nel quotidiano la ricchissima e multiforme espressione della femminilità, come nelle diverse "Maternità", spesso eseguite a rovescio su vetro, con un colore che genera vita, crea il tempo e si manifesta con una forza inventiva non comune.
Da annoverarsi tra le presenze più significative della nuova generazione, grazie agli approfonditi studi condotti in ordine ai Maestri del passato e quindi ricco di un linguaggio che rimane ella tradizione, Rossi si distingue inoltre, grazie ad un rapporto di riferimenti diversi, di segni, di gesti e di simboli, per la deformazione e la dissolvenza delle coordinate del mondo oggettivo che trascina in una serie di collegamenti dove il "soggetto" è pensato come causa del reale.

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Alberto Toby, pittore, scultore, ceramista e muralista. Nasce a Buenos Aires (Argentina).
Realizza i suoi studi nella Scuola Nazionale di Arti Visive di Buenos Aires. Nel 1967 si trasferisce in Italia e lavora ad Albisola e Milano; tiene numerose mostre personali in Italia e Sud America (Milano, Torino, Bergamo, Palermo, Buenos Aires, Santiago del Cile).
Nel 1975 e nel 1982 è premiato al Concorso Internazionale della Ceramica "Gualdo Tadino" (Perugia), e nel 1980 espone presso Hetjens Museum, Dusseldorf (Germania), ed il Museo della Ceramica di Vallauris acquista una sua opera.
Dal 1983 al 1989 risiede all'estero; nel 1989 ritorna in Italia e si stabilisce ad Albisola dove lavora.
Egli esprime nella sua opera immediati slanci passionali, in piena sintonia con il suo riconoscibile tratto latino. Si coglie in principio nella sua opera l’amore per la purezza ideale unita con la consapevolezza del valore esistenziale dell’essere. Il quotidiano immaginifico che Toby rappresenta appare talvolta pura essenza spirituale, illusione di forma senza corpo e senza peso. Ed invece è la materia che si trasforma, negando la propria essenza precedente e prendendo miracolosamente vita nella staticità dell’opera d’arte.
Nel suo lavoro si stabilisce un rapporto intenso tra l’artista e la materia grezza, che viene dominata e così magistralmente plasmata sino a trasformarla in una contraddizione immobile al dinamismo del vivere. L’atto della creazione artistica strappa la materia dal suo perenne divenire inanimato per donarle la funzione innaturale di far scaturire dalla sua nuova immutabilità una scintilla vitale.
Alberto Toby
Aldo Pagliaro
Aldo Pagliaro, nato a Buenos Aires nel 1941, plasma il suo giovane ed impetuoso talento creativo nella Escuela de Artes Graficas di Buenos Aires, che gli apre le porte di una delle più importanti case editrici dell’Argentina, Fabril Finanziera S.A., dove vive una brillante carriera ventennale quale tecnico grafico e maestro del colore.
Approdato in Italia nel 1975, vive e lavora ad Albissola Marina, dove sviluppa la propria arte nello studio di Pozzo Garitta 10. Le sue opere creano un ponte di collegamento tra passato, presente e futuro, interpretando gli effetti dello sviluppo tecnologico e del desiderio di predominio dell’uomo con colate grigie soffocanti e segni di ingranaggi inarrestabili che incidono una natura vergine creando voragini da cui emerge il rosso del sangue, del dolore che accomuna tutti gli essere viventi.
Aldo Pagliaro ha partecipato a numerose mostre nazionali ed internazionali e le sue opere arricchiscono importanti collezioni private.
Ho incominciato la mia avventura di ceramista ad Albisola, aprendo una galleria per la mia prima esposizione personale e qui sono rimasto fino alla fine del 1998. Nell'agosto ho lasciato l'Italia per andare a Biot, in Francia, dove ho esposto ed espongo ancora le mie opere in varie località della riviera francese e nella mia galleria a Biot.
Oggi, ritornato nella mia città d'origine, vivo ed opero ad Albisola Marina.
Primordiale, archetipo e mnemonico sono alcuni degli aggettivi che i critici hanno adoperato per definire l'opera dell'artista Paolo Anselmo. Le mie ceramiche hanno infatti una indiscutibile "presenza mitica" e le "origini ibride" delle mie forme possono lasciare sorpresa e meraviglia all'apparizione dell'elemento ironico, sensuale e fantastico che mi è congeniale.

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Paolo Anselmo
Luciana Bertorelli
Luciana Bertorelli nasce a Bedonia (Parma). A Genova si diploma al Liceo Artistico “N. Barabino”: è allieva del pittore Nobile e dello scultore Barbieri. Frequenta i corsi di pittura all'Accademia Ligustica di Belle Arti. Apre il primo studio in via S.Luca a Genova.
Dipinge da sempre, prediligendo una tecnica fortemente materica attraverso l'assemblaggio di vari materiali che l'avvicinano naturalmente alla scultura. Ceramista di grande esperienza e sensibilità costruisce attraverso un segno sensuale e materico un universo di grande intensità poetica.(G.Vigna).
E'presente in prestigiosi cataloghi e riviste d'arte e le sue opere sono in numerose collezioni pubbliche e private. Mostre a Nice, Berlino, Houston, Roma, Genova, Torino, Savona, Albissola, Celle Ligure, Barletta, Cuneo, Cerreto Laziale, Badalucco...
"I miei attuali lavori sono legati a due fili conduttori: l'amore per la natura, spesso violata dall'uomo, e la figura femminile nelle sue diverse sfaccettature, dal dolore e la solitudine all'amore e maternità. I colori rimandano ai quattro elementi naturalistici: acqua, aria, terra, fuoco. Da qui l'essere umano nella sua primordiale essenza in simbiosi con la natura, in quanto parte di essa. In modo silenzioso ma dirompente, queste opere vogliono evidenziare il rapporto intimo esistente tra l'uomo ed il mondo naturale."

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Luigi Francesco Canepa, nato a Genova–Voltri l'1/11/1941, vive ad Albissola ed ha lo studio a Valleggia di Quiliano - via Briano2 – Savona. Ha frequentato i corsi di scultura e tecnica delle incisioni all'Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova.

MOSTRE PIU IMPORTANTI E MONUMENTI

1981 - Mostra personale “Galleria Greminger”, Monumento “Pace e libertà fra i popoli”, Genova
1985 - I° Simposium sul granito sardo con collocazione di un'opera presso i giardini di Buddusò, Sassari
1996 - Mostra personale “Galleria Stella”, Albisola Capo
1997 - Mostra personale “Galleria Internazionale”, Viareggio
1998 - Mostra personale “Circolo degli Artisti”, Albissola M.
1999 - Monumento ai Caduti per la Resistenza, Bragno (SV)
1999 - Monumento ai Caduti per la Resistenza, Celle Ligure
2004 - Scultura in marmo collocata presso i giardini di Albissola
2005 - Artisti italiani al “World Trade Center“di Baltimora (USA)
2006 - Mostra alla “Mind Puddles Gallery” di Houston Texas
2007 - Mostra personale alla Biblioteca Civica di Ovada (AL)
2007 - Mostra personale “Galleria Boragno” Busto Arsizio (VA)
2007 – Due artisti in mostra ”Galleria Scola”, Albenga (SV)
2007 – Mostra personale “Sala Liguria” Palazzo Ducale, Genova
2008 – “Priamar d'Autore” – Fortezza del Priamar - Savona
2008 – Mostra personale “Galleria d'arte del cavallo”- Savona
2009 – Tre artisti liguri alla Sala del Cenacolo della Camera dei Deputati a Roma.
2009 - Monumento ai “Maestri del Lavoro”- aiuola di Palazzo della Camera di commercio di Savona
2009 - Partecipazione a Expo “Italian Style 2009” – Houston Texas – con 10 sculture in marmo.
2009 – V° Simposio internazionale d'Arte “Rodi Garganico: il suo mare ed i suoi colori” Foggia 2009 – Mostra personale “La forma e la trasparenza” Arredamento fra arte e cultura – La Galleria
2010 – Partecipazione a “Italian Expo 2010” – Houston Texas – con sculture e strato pitture.
2011- Scultura in acciaio h. mt.3 collocata presso la “Galleria d'Arte del Cavallo” Valleggia di Quiliano
2011 – Selezionato per la XIX edizione di Huntenkunst a Doetinchem – Olanda. Rassegna di scultura.
2011- Selezionato per il Simposio di scultura su pietra a Enna (Sicilia) 150° Unità d'Italia, 20 scultori.

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Luigi Francesco Canepa
Roberto Gaiezza
Non esiste, nell'arte contemporanea, un solo artista che sia riuscito a sfuggire compleatamente al fascino della ceramica. Essa rappresenta un'occasione, un banco di prova per mettere a frutto le proprie esperienze artistiche con un mezzo nuovo ma nel contempo antichissimo, i cui esiti sono solo in parte noti all'artista, sottomessi alle rigide leggi della fisica e della chimica che governano i pochi metri cubi di un forno.
Gaiezza non poteva uscire indenne dal profondo fascino della ceramica. Ed è così che le sue opere ceramiche sono andate annettendo a poco a poco il suo stile pittorico abituale, formatosi per decantazione di colori antichi, sfumati in pochi e sapienti bagliori che sviluppano un cromatismo materico sorprendente.
E' sicuramente questa capacità di trasferire con immediatezza il proprio stile dalla tela alla ceramica che stupisce di più nell'opera di Gaiezza. Se si guarda ai suoi quadri e alle sue ceramiche è quasi impossibile non scorgervi una linea di continuità stupefacente.
E' per questo motivo che Gaiezza tende a prediligere forme ceramiche classiche come i piatti, che lo "costringono" a sviluppare un discorso pittorico apertamente di sfida, affrontando quelle superfici curve che raramente compaiono nelle sue tele, rigidamente impostate su quattro angoli retti.
Da non sottovalutare è l'utilizzo del "primo fuoco", una tecnica che consiste nel dipingere sull'argilla ancora fresca, per poi cuocere il pezzo direttamente in forno. Questo modo di procedere consente a Gaiezza di lavorare con un'incredibile spontaneità, arrivando ad incidere la superficie delle sue opere con dei veri e propri graffiti che lasciano affiorare, come un ricordo, lo scabro impasto iniziale.
Jorge Fèlix Dìaz Urquiza (Jotaf), pittore, disegnatore grafico e serigrafico, fotografo e regista di spettacoli, è nato nella città di Sancti Spiritu (Cuba) nel 1970 ed è laureato al livello Superiore in arte. Appartiene alla UNEAC (Associazione di Scrittori di Cuba).
Ha lavorato come professore associato presso la Scuola d'istruzione d'arte Benny Moore.
Ha partecipato con le sue opere a più di 45 mostre collettive nazionali ed internazionali ed ha tenuto 9 mostre personali.
Ha realizzato 15 performance in qualità di registra, ha diretto spettacoli e interventi artistici in gallerie e spazi alternativi.
Ha illustrato otto libri di case editrici cubane, e la sua opera pittorica si trova in diverse collane sia statali che private in paesi come Cuba, U.S.A., Canada, Spagna e Italia.
Oltre al suo ruolo di professore ha tenuto diverse conferenze ed interventi per i mass-media a Cuba. Nei concorsi in cui ha partecipato ha vinto 7 premi e diverse menzioni. Realizza opere bidimensionali con varie tecniche e nell'incisione ha fatto incursioni nella serigrafia, monotipia, colografia ecc. Per quanto riguarda la fotografia spazia dal bianconero al colore e all'arte digitale.
Jorge Fèlix Dìaz Urquiza (Jotaf)
Giuseppe Lorenzi
Giuseppe Lorenzi, 1962, designer e artista della ceramica, vive e lavora in provincia di Bergamo. Per alcune multinazionali d'interior e società internazionali, progetta e, realizza direttamente, sculture ceramiche, opere uniche, a cui da vita come oggetti d'arredo.
L'esplorazione e il gusto di sperimentare la resistenza dell'argilla, portano Lorenzi ad una simbiosi con la terra. Sono le crepe rugose sotto lo strato di smalto, a raccontare l'intima e reciproca seduzione di un attimo. Quello che cerca, dice, non è la materia ma l'emozione.
Crea opere in ceramica Raku, la tecnica che predilige per la mutevolezza cromatica nel tempo, così come per l'assoluta imprevedibilità del risultato al momento della cottura, quando, sono il fuoco e il fumo, indomabili, a determinare la reazione degli ossidi, usati per la decorazione.
La seduzione, deriva dalla sensazione di un'eccitante impotenza, rispetto alla forza del fuoco e degli altri elementi, proprio come nella vita, l'interferire di accadimenti o elementi incontrollabili, determinano risultati inattesi, a volte migliori della stessa aspettativa.

Esposizioni significative:

Santa Monica (California) Daniel Exposition
San Francisco (California) Jeff Chase Exposition
Milano: Fiera dell' artigianato
Urbino: Festa raku
Squillace: Concorso internazionale ceramica
Dalmine (BG): esposizione personale
Treviglio (BG) esposizione personale
Cologno al Serio (BG) esposizione personale
Galleria Alba d'Arte - Brescia
New Artemisia Gallery - Bergamo
Galleria Postart – Milano
Galleria Teche Contemporanea – Montelupo Fiorentino (FI)
Fortezza Da Basso – Firenze
Via arcadia Art Design – Chelsea Harbour Design Centre – Londra
Galleria del Cavallo – Quiliano (SV)
Permanenti:
Ristorante Anteprima - Chiuduno (BG)
Kriptos Design – Milano

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Giacomo Lusso nasce nel 1953 a Malles Venosta (BZ). Si avvicina giovanissimo alla pittura frequentando l'ambiente dei pittori lombardi legati alla tradizione figurativa. Trasferitosi in Liguria ad Albisola, a contatto con gli artigiani e gli artisti che frequentano la cittadina della ceramica alla fine degli anni sessanta, apprende le conoscenze del " fare arte-ceramica in bottega".
Diplomato al Liceo Artistico A. Martini di Savona, la sua prima mostra personale risale al 1972. Artista e sperimentatore, attraverso la ricerca in campo artistico utilizza come mezzo espressivo, sia le diverse tecniche ceramiche, sia la pittura e l'ideazione di azioni concettuali.
Nel 2007 è selezionato alla VIII Biennale Internazionale Ceramica di Manises Spagna con opera in permanenza presso il MIC, Museo Internazionale della Ceramica. Nel 2010, nell'ambito della 50° edizione della rassegna della ceramica di Castellamonte, gli viene dedicata una personale “Racconti alchemici” presso il Museo d'Andrade di Pavone Canavese (TO).
Illustra con sottili lastre di ceramica, per le edizioni numerate e firmate della Diane Francaise di Nizza (F), un libro d'arte "Air et Feu" depositato ora presso la Bibliothèque Nationale de France. Al suo attivo molte personali e collettive in Italia e all'estero e sue creazioni sono presenti in collezioni pubbliche e private.

Opere in permanenza:

Galleria d'Arte Merchionne Loano (Savona), Galleria Il Leudo Genova, Galleria Arte 2000 Milano, Parotti House Gallery Milano, Museo Mazzotti 1903, Museo maschere di Ubaga Pieve di Teco, Raccolta Civica Celle Ligure, Museo Civico Ruffano Lecce, Galleria Bersani Arte Contemporanea Finale Ligure (SV), Galleria Mirò Teramo, Galleria Arte e Design Gard Roma, Galleria d'Arte Cona Savona, Raccolte Civiche Città di Varazze, Museo Civico delle Erbe Cosio d'Arroscia, MCM Museo di Ceramica Manises, Spagna, Casa Museo S. Pertini, Stella. Galleria Quadrige Nizza, Francia. Biblioteca Louis Nucera Nizza, Biblioteca Nazionale di Francia, Parigi. Museo della Ce-ramica di Castellamonte To.

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Giacomo Lusso
Margherita Piumatti
Margherita Piumatti è una ricercatrice inesauribile poiché mette in esperimento la sua creatività con la ceramica, il vetro e non solo, riuscendo in ogni caso a costruire il suo percorso d'artista, ben riconoscibile. La sua ormai conclamata esperienza e consapevolezza, anche tecnica, la conducono a percorsi sempre innovativi dove la favola e la magia giocano un ruolo importante con il design.
Nascono così i suoi monili che non sono soltanto attrattive per le mani o i decolté delle signore ma sono dei veri “cammei” della sua creatività. Scultrice anche, poiché si cimenta con forme globose e primarie, modellando la terra con l'antica tecnica raku dove l'alchimia casuale del fuoco ha un ruolo decisivo per l'innovazione delle immagini concretizzate, compiute.
Eleganza, leggiadria, intelligenza, progettualità sottendono all'elaborazione e produzione delle sue opere.
Carlo Sipsz, pittore, scultore e ceramista, è nato a Genova. Nel 1957 è stato allievo incisore e cesellatore presso l'Arte della Medaglia, Genova. Dal 1960 al 1963 ha seguito un corso di grafico diretto dal Prof. Colombara, scenografo del Teatro Carlo Felice di Genova e dal 1966 al 1970 il corso di scultura all'Accademia di Belle Arti nella stessa città.
Nel 1964 inizia ad esporre in numerose mostre collettive e personali in Italia ed all'estero. Nel 1974 si trasferisce ad Albisola ed inizia a lavorare nel campo della ceramica. Dal 1976 partecipa a numerosi concorsi nazionali ed internazionali della ceramica d'arte affermandosi con riconoscimenti e premi: nel 1978 il premio speciale per l'architettura alla Biennale Internazionale della ceramica d'arte Città di Vallauris, nel 1979 la Targa d'Oro Concorso Internazionale “Gualdo Tadino”, nel 1990 il premio acquisto Concorso Nazionale Città di Assemini. Nel 1980 apre uno studio laboratorio di ceramica ad Albisola.
Nel 1991 ha ricevuto la targa Regione Liguria come riconoscimento al lavoro svolto. Nel 1998 esegue per il Comune di Cogoleto una scultura in bronzo per una fontana. Nel 2001 dona un’opera in ceramica al centro commerciale “L’Aquilone” di Bolzaneto (Genova). Nel 2002 partecipa al concorso Città di Savona dal tema “La città di là dal fiume” affermandosi tra i cinque prescelti. Nello stesso anno è invitato dal Comune di Calitri a realizzare un’opera da collocare nel centro storico. Nel 2003 il Comune di Savona acquista la scultura segnalata al concorso collocandola nei giardini del quartiere “Le Fornaci”. Nello stesso anno collabora come direttore artistico presso il Circolo Culturale “Sesamo” di Genova.
Nel 2006 dona un’opera al Liceo Artistico di Savona per una galleria d’arte permanente. Nel 2007 ottiene una menzione al concorso del “Festival Internazionale della Maiolica”. Il Circolo degli Artisti di Albissola organizza la mostra omaggio nello spazio “Liguria” al Palazzo Ducale di Genova.
Carlo Sipsz vive e lavora ad Albissola, Celle Ligure e Genova.

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Carlo Sipsz